“L’amico del cuore” è una realtà elbana. Un’associazione nata a Capoliveri, su idea di alcuni volontari che dopo aver conosciuto da vicino le conseguenze a volte letali, della malattie cardiologiche non tempestivamente diagnosticate, hanno deciso di dedicare il proprio tempo alla realizzazione di un progetto di sensibilizzazione e aiuto alla popolazione elbana proprio nella lotta alla patologie che colpiscono il cuore.
Tutto è cominciato nel 2009. “L’associazione – ci spiega Alberto Baldetti, fra i suoi soci fondatori e oggi presidente – è nata nel 2009 dopo una tragedia: un ragazzo pieno di vita della nostra comunità improvvisamente aveva perso la vita.
Dopo l’indagine autoptica emerse che il giovane era affetto da cardiomiopatia aritmogena del ventricolo destro, più conosciuta con l’acronimo ARVD. Ogni anno – sottolinea Baldetti – oltre 50.000 giovani muoiono a causa di questa gravissima patologia genetica spesso non diagnosticata.
In quel momento, dopo esserci documentati e aver scoperto che con l’uso di un defibrillatore molte giovani vite potevano essere salvate, abbiamo deciso di dare il nostro contributo e fondare un’associazione che si occupasse di questo tema.
Con “L’Amico del Cuore” fino ad oggi abbiamo diffuso sul territorio della nostra isola il messaggio che salvare una vita di fronte ad un attacco cardiaco si può.
In questi anni abbiamo realizzato conferenze sulla patologie cardiologiche e sulla prevenzione, abbiamo formato personale all’uso dei defibrillatori e acquistato e donato ben 23 apparecchi che sono stati distribuiti a scuole, strutture sportive, associazioni”.
L’ultima buona azione in ordine di tempo fatta dall’associazione “L’amico del cuore” è di pochi giorni fa.
“Abbiamo acquistato due nuovi defibrillatori semiautomatici – racconta Alberto Baldetti con soddisfazione – che saranno donati al Centro sportivo Luigi Martorella di San Piero e al Tennis Club di Porto Azzurro.
La cerimonia si terrà fra pochi giorni e siamo davvero felici di aver portato a termine anche questa missione”.
Ogni anno 57.000 sono le vittime in Italia per malattie cardiologiche, una ogni 9 minuti, l’età media dell’individuo colpito è 47 anni e nel 95% dei casi è maschio. La morte cardiaca improvvisa da sola rappresenta il 10% di tutte le morti che avvengono in Italia ed è 7 volte superiore a quella causata dagli incidenti stradali.