E’ la prima manifestazione di questo genere mai realizzata all’Isola d’Elba, ma nel resto d’Italia sono tantissimi i piccoli comuni e le grandi città che da anni valorizzano questo spaccato di cultura europea che costituisce parte della nostra nuova realtà multiculturale.
Stiamo parlando dell’iniziativa in programma a Capoliveri per le giornate del 29 e 30 novembre prossimi.
Il comune di Capoliveri in collaborazione con la comunità romena presente sul proprio territorio ricorderà la Festa Nazionale che la Romania celebra ogni anno da quando è divenuta Repubblica nel lontano 1918.
Una due giorni in cui la cultura e le tradizioni locali si incontreranno per conoscere la cultura romena e che avrà inizio con la Santa Messa che sarà celebrata nella Chiesa di Santa Maria Assunta sabato 29 novembre alle 18,15 dal Parroco di Capoliveri Don Emanuele Cavallo insieme a Padre Ciprian e Padre Marian di rito ortodosso.
A seguire alle 21,30 il Teatro Flamingo ospiterà il docu-film realizzato dalla emittente Tv locale Teleelba sulla storia, la cultura, le tradizioni e i paesaggi della terra di Romania.
I festeggiamenti proseguiranno domenica 30 novembre con l’apertura alle 12,30 in piazza Matteotti degli stand eno-gastronomici e la degustazione gratuita di piatti tipici della cucina romena.
Ma non è tutto perché uno spettacolo di musica e balli tradizionali romeni sarà messo in scena dall’Associazione Hora Hunirii che si esibirà nella piazza di Capoliveri.
Parole di gratitudine sono state espresse dall’Ambasciatrice romena in Italia Dana Constantinescu
Per l’attenzione mostrata nei confronti della comunità romena presente nel Comune di Capoliveri.
L’evento che il 29 e 30 novembre si terrà a Capoliveri – dice il sindaco di Capoliveri Ruggero Barbetti – vuole essere il modo per consentire alla numerosa comunità romena, circa 180 residenti, presente nel nostro comune, di festeggiare uno dei momenti più importanti della propria storia ed identità nazionale, ma anche lo strumento con cui rendere partecipe il nostro territorio e la comunità elbana tutta di una cultura antica che è parte importante della nostra Europa. Oggi i romeni presenti all’Elba sono tantissimi. Persone che hanno trovato sulla nostra isola una seconda patria, e che qui hanno deciso di stabilizzarsi, lavorare, crescere i propri figli e costruire un futuro per sé e le proprie famiglie.
Nostri concittadini che sono i primi ad essere sentinelle della legalità. Conoscere la loro cultura, apprezzarla e condividere questo momento di festa sarà il modo per essere a loro più vicini e far sentire quel senso di comunità che anche noi, in un passato non molto lontano – ed anche oggi, con le “nuove” emigrazioni – abbiamo cercato e cerchiamo in altri Paesi sparsi nel mondo”.