Di Napoleone e del suo breve periodo sulla nostra isola abbiamo ampiamente nei mesi scorsi e, al riguardo, vi segnaliamo tutte le manifestazioni organizzate per festeggiare il ricordo di 200 anni fa, leggi QUI.
Grazie al suo prestigio e alla sua determinazione nel migliorare le condizioni dell’isola, ad esempio la rete viaria o gli interventi in materia di salute pubblica, Napoleone fu molto stimato e apprezzato da tutti i paesi dell’isola d’Elba tranne uno: Capoliveri.
Napoleone
Capoliveri fu l’unico paese che non si sottomise al grande imperatore e proprio in onore di questo gesto i festeggiamenti napoleonici per il bicentenario di quest’anno sono intitolati “Un omaggio irriverente all’Imperatore”.
Il motivo di questo astio in onore dei popoli invasori lo possiamo ben intuire già dall’antico nome di Capoliveri ovvero Caput Liberum dove Liberum sta proprio ad indicare un paese libero da re e imperatori (alcuni invece identificarono la parola libero con restio al pagamento delle imposte durante il periodo napoleonico).
Grazie ad un articolo di Giulia Arduini per la rivista “L’Etrusco” riusciamo a ricostruire alcune vicende di quegli anni.
A Lacona l’imperatore pretese di sostituire un contadino alla guida del suo aratro, ma i buoi che lo trainavano non gli obbedirono.
Visto l’irriverenza dei capoliveresi che non accettavano di fare omaggi alla sua figura, Napoleone si impose di prendere il paese.
Sul piano della Mola, a Napoleone non furono concesse le chiavi del paese e per questo motivo decise di attaccare la città con i cannoni minacciando di radere al suolo Capoliveri.
Arrivo dei soldati (Foto Comune di Capoliveri)
L’attacco sferrato da Bonaparte fu sventato, per fortuna di Capoliveri, da una fanciulla Amelia Vantini, detta La Vantina, a cui in seguito venne intitolata la piazza anfiteatro.
Napoleone con La Vantina (Foto Comune di Capoliveri)
Con modi umili e gentili la bella ragazza capoliverse riuscì a convincere Napoleone a non sferrare l’ultimo assalto al paese, salvandolo dal bombardamento dei cannoni e dalla truppe già spiegate per l’attacco.
