Capoliveri e il suo progetto ViviCapoliveri: raccontare tradizioni, storie vissute nel paese attraverso la voce delle persone.
Intervistare Tosca che dice: “le cozze come le prepara lei non le cucina nessun’altro“, passeggiare in miniera con Alessandra, immergersi nella spensieratezza della Festa dell’Uva, visitare il museo Mayol e l’atelier Hagl.
Sembra ieri che abbiamo iniziato la nostra avventura, ma è già trascorso più di un anno. ViviCapoliveri raccoglie già 120 storie. Altre ne vogliamo scoprire insieme ai capoliveresi.
Diversi sono gli autori alternatisi nella nostra redazione e altri ci aiuteranno nei prossimi mesi, così come fotografi, videomaker e altri che ci hanno semplicemente ispirato un post.
Vi abbiamo raccontato le nostre spiagge geolocalizzandole una per una, l’amore per il mare, il rispetto della natura, la poesia.
Siamo stati partecipi di gite in vespa, derapate in rally e anche di volontariato.
Grazie, ma proprio grazie tante del grande affetto che ogni volta ci dimostrate nelle nostre comunità online (Facebook, Twitter e tutti i loro “parenti”) e per le vie del paese cercando di intercettare le nostre reporter in servizio; sapeste quante volte Claudia ne è rimasta entusiasta!
Vogliamo passare un altro bel periodo con voi, Vivicapoliveri intende aprirsi ancor di più!
Vogliamo che voi Capoliveresi partecipiate ancor più attivamente! Vogliamo vedere la nostra casella postale (info@vivicapoliveri.it) traboccare di email, il nostro profilo Facebook intasato di messaggi, suggerimenti, foto, storie.
Sì delle vostre storie, di quelle dei vostri parenti che hanno lasciato il paese e ora ci seguono dall’estero oppure degli amici che vi vengono a trovare durante il mese di agosto, sarebbe eccezionale se anche i nostri ospiti, i foresti per intenderci, ci lasciassero le loro impressioni;
Bella la foto che ci ha mandato Massimo eh !? Ecco, foto del genere a nostro avviso andrebbero condivise con tutta la comunità. Perché? “Perché quando un popolo non pensa più al suo passato è pronto per la disperazione“. (Cit. Roberto Benigni)
E che dire di quest’immagine inviata da Loredana che racconta il passato di un paese e delle sue tradizioni. Perché non creare una raccolta di immagini di Capoliveri in bianco e nero? Una sorta di archivio fatto direttamente dalle persone.
Come rispondevamo a Sara su Facebook, Vivicapoliveri è aperto a tutti (come si direbbe: belli e brutti) non solo ai Capoliveresi DOC, ma ai villeggianti, a chi è passato a Capoliveri per lavoro, a chi ci vorrebbe venire sia in vacanza sia ad abitare, a chi ci viene a far fotografie…).
Insomma che tu sia qualcuno che fa il vino, un barman che prepara un cocktail, una cuoca che svela una delle sue ricette o un artista che ci racconta la sua filosofia di pittura, il blog è aperto a tutti quelli che Capoliveri l’hanno nel cuore.
Quindi scriveteci, fatevi sentire! Diteci qualcosa di Capoliveri! 🙂