Oggi ho fatto un viaggio (parlo in prima persona, e per questa volta me lo si conceda!) quasi al centro della terra, ma di sicuro nel centro delle emozioni che traggono origine dalla storia dell’isola.
Con un po’ di vergogna, per non averlo fatto prima, mi sono accostata ai poeti di tutta Europa vincitori e partecipanti al Festival Internazionale “Le Voci della Poesia 2011” Gemme di Haiku nella Miniera di Calamita, una raccolta di versi stampati in un volume a cura del Comune di Capoliveri.
Nelle miniere
risuona solitario
il canto antico.
Mare, donami
un cuore di conchiglia
e la tua luce!
I Poeti, premiati lo scorso 22 maggio presso la sala consiliare del Comune di Capoliveri, si sono oggi riuniti per la visita alle miniere, luoghi di ispirazione e riflessione dove le emozioni evocate da luoghi tante volte riprodotti nei film diventano immagini palpabili nelle gallerie umide e buie.
Niente di più adatto dell’animo sensibile di un poeta per trasferire attraverso i brevi toccanti versi l’essenza della vita e del lavoro nelle miniere.
Bravissima la guida ambientale Alessandra Aprile che ha descritto, passo dopo passo, il cammino dei minatori dal paese fino al fulcro delle miniere dove la vita era scandita dai ritmi dettati dal sacrificio, dalla fatica, ma anche dalla passione per un lavoro che rendeva gli uomini orgogliosi e fieri di esserne parte.
Un percorso a ritroso da non perdere, memoria e insegnamento, stimolo e passione.
Come citato sul libro “Gemme di Haiku nella Miniera Calamita” sorprendenti, originali e vivaci i versi di questi eccezionali poeti che nella sintesi esprimono la più ampia essenza della percezione.
La natura, le miniere, il mare…. li ispireranno ancora e Capoliveri sarà qui, ancora, a rendere loro omaggio.
Ancora grazie al Direttore del Festival Giorgio Weiss e al Comune di Capoliveri e arrivederci al prossimo appuntamento con la poesia Haiku che trasforma le emozioni in arte.