Grandi emozioni e grande spettacolo quello della Festa dell’Uva edizione 2016.
La manifestazione che ripropone ogni anno, da ventuno anni, il viaggio nell’Elba del passato, attraverso il racconto dell’antica arte della vendemmia, anche in questa attesa edizione, ha conquistato davvero tutti, pubblico e giuria, regalando momenti unici fra storia e vissuto sociale, folklore e tradizione locale.
La sfida fra i quattro rioni Fosso, Baluardo, Torre e Fortezza che hanno raccontato ciascuno uno spaccato di vita vissuta nella Capoliveri che fu, ha visto una competizione ad altissimo livello con rappresentazioni sceniche, parti recitate, allestimenti d’epoca e piatti tipici della cucina locale che hanno reso davvero difficile il verdetto finale e la proclamazione del vincitore.
Ma alla fine la Giuria si è espressa e il rione della Torre, dopo 21 anni esatti – vinse la prima volta proprio in occasione della prima edizione della Festa dell’Uva – è tornato a conquistare l’ambito trofeo, “Il Bacco” . Nella sua rappresentazione la Capoliveri del 1959. Siamo negli anni d’oro, quelli del primo sviluppo turistico dell’isola. L’Elba e Capoliveri son ancora genuine, con le piccole botteghe di paese, gli antichi mestieri, le colline ancora ricoperte di vigneti. Le spiagge cominciano ad accogliere i primi “bagnanti” e aprono alberghi, locali e ristoranti per accogliere i primi visitatori. La gente è spensierata e vuole assaporare la vita.
Così la Torre ha vinto: raccontando uno dei suoi momenti più gioiosi con dovizia di particolari, la ricostruzione del Mandel Bar, del Palio Remiero, ma anche del lavoro in miniera che ancora faceva parte della vita di paese, anche se tanti cominciavano a guardare al turismo come la più felice alternativa al duro lavoro del ferro.
Alla Torre dunque il trofeo 2016, ma elogi sono stati espressi per tutti i Rioni che hanno davvero incantato la folla.
Il Baluardo ha ricordato l’anno 1946, quello del Voto alle donne e delle prime elezioni democratiche a Capoliveri: manifesti, propaganda elettorale e vita agricola si confondono nel paese del primo dopoguerra .
La Fortezza ha, invece, riportato tutti indietro di ben 100 anni, fino al giorno dell’inaugurazione della prima scuola comunale di Capoliveri, la Scuola Elementare, avvenuta proprio l’8 ottobre del 1916. Fra canti d’epoca e cortei, Capoliveri è in festa per il grande evento.
Scenario completamente diverso invece, per il Fosso che ha riportato le lancette indietro nel tempo fino all’anno 1943. Un anno di paure e di angoscia che furono fortemente sentite nel piccolo borgo di Capoliveri: c’era la guerra e anche qui, come altrove, armi e divise, si scontravano con una quotidianità che non voleva arrendersi di fronte ai fatti tragici della storia.
Questa è stata dunque l’edizione 2016 della Festa dell’Uva, un’edizione che ci ha fatto sognare, che ha stupito, incantato, divertito e che porta con sè tanti ricordi, quei ricordi che rivivono anno dopo anno e che fanno grande questa Festa e il suo paese, piccolo borgo antico, immenso tesoro di storia, tradizione e mondanità.