Carte antiche e documenti inediti: Gloria Peria ci racconta l’archivio storico

 

Entrare in un archivio è come fare un passo indietro nella storia. I documenti in esso conservati raccontano il passato, uso, costumi, procedure di chi ci ha preceduto.

Ogni foglio, ogni manoscritto, ogni testo in esso raccolto lascia le tracce di quello che è stato e ci tramanda i trascorsi  delle epoche già vissute, i percorsi compiuti da una comunità nel suo continuo divenire.

Anche Capoliveri ha il suo archivio storico. Non una biblioteca, con cui esso spesso viene confuso, ma un luogo di raccolta di documenti antichi e via via più recenti che nel loro insieme trasmettono contenuti mai scontati, capaci di trasportare il ricercatore  in un altro tempo e di raccontare davvero il cammino di una  comunità. Nell’archivio non troviamo libri stampati dunque, ma documenti unici come manoscritti e dattiloscritti prodotti dalle autorità comunali.

Ad occuparsi dell’archivio storico di Capoliveri è la dott.ssa Gloria Peria, da sempre alle prese con la storia incredibile che ha segnato l’Isola d’Elba e anche per questo responsabile del coordinamento della Gestione Associata degli Archivi storici dei Comuni elbani.

Perché, dott.ssa Peria e’ così importante un archivio storico?

Un filosofo un giorno ha detto “il futuro anteriore è finalmente un tempo verbale utile se si riferisce agli archivi storici”. Il senso è che gli archivi costruiscono il futuro grazie al passato. L’archivio contiene la storia di una comunità dalla sua costituzione senza mai interrompersi.

Cosa troviamo all’interno dell’archivio storico di Capoliveri?

L’archivio storico di Capoliveri comprende alcuni documenti ottocenteschi perché durante il governo napoleonico ebbe breve autonomia. Ma il nucleo importante dell’archivio ha inizio nei primi del ‘900, con il distacco dall’allora Porto Longone e la costituzione del nuovo Comune.

2012 Rio Elba

La dott.ssa Gloria Peria

Dal 900 ad oggi abbiamo assistito ad una evoluzione molto importante della comunità di Capoliveri, dal punto di vista storico, economico e sociale: tutto questo è documentato nelle carte d’archivio.

Dalla nascita della Gestione Associata degli archivi storici, nonostante l’archivio non fosse stato accessibile materialmente, i suoi documenti sono stati consultati da diverse tipologie di ricercatori e sono stati utili e lo saranno ancora di più nella nuova sede per realizzare pubblicazioni, tesi di laurea, articoli giornalistici e tutto ciò che aiuta a tramandare e rendere viva la memoria della nostra comunità in tutte le sue sfaccettature”.

L’archivio è un luogo magico, chi riesce ad entrare in contatto con i documenti in esso contenuti ne rimane affascinato, un tesoro unico, inestimabile viene scoperto attraverso i documenti d’epoca. La storia riprende vita e la realtà del passato viene riscoperta.

“E’ un’esperienza che tutti gli appassionati di storia e non dovrebbero fare – Ci spiega Gloria Peria. – Leggere il contenuto documentale di un archivio storico consente di accorciare le distanze con il tempo e soprattutto nei più giovani crea una curiosità ed un interesse così forti da diventare uno strumento formativo unico: una grande ricchezza che non dobbiamo perdere”.

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