Come vi avevamo accennato poco tempo fa, il progetto di valorizzazione culturale Capoliveri Digital Histories è ormai realtà e oggi vi presentiamo il primo video realizzato.
Si tratta di un primo filmato introduttivo dove si rende partecipe lo spettatore delle testimonianze storiche ancora presenti di Capoliveri.
Il testo che Poldo recita durante le riprese è di Alessandra Aprile a cui abbiamo fatto alcune domande riguardo al progetto e al primo filmato che l’ha vista coinvolta in prima persona.
Le parole che vengono recitate nel video sono state scritte di getto, non avrei potuto propormi diversamente.
Certo, il poter collaborare con persone che esprimono professionalità di alta qualità mi è stato d’aiuto nel guidare le mie emozioni e concentrarle in un testo.
Alessandra ricorda più volte l’emozione mista ad entusiasmo nel poter condividere questo metodo diverso di raccontare la storia del paese che dà un’idea immediata ed interattiva di ciò che si vuole raccontare.
Il progetto è stato un’opportunità per me di arricchimento, collaborare con persone come Giancarlo Diversi, Alessandro Beneforti e Gloria Peria è un motivo d’orgoglio.
Il sentir recitare, poi, le mie parole da Poldo è stato veramente divertente oltre che emozionante.
In cuor suo, Alessandra spera che questo tipo di iniziative si sviluppino sempre più e che il progetto continui spedito verso le prossime tappe.
Ritiene indispensabile l’uso della fantasia nel raccontare argomenti meno conosciuti rispetto al mare e alle spiagge tipiche dell’isola d’Elba senza cadere in una descrizione che può apparire a tratti noiosa.
Se non cogli lo spirito del posto, non hai visto Capoliveri
Ecco la poesia di Alessandra:
“Sopra gli scogli e lungo i sentieri.
Nell’ombra dei vicoli ripidi e nell’aria chiara della piazza estiva.
Nel fresco delle pinete e intorno ai vecchi muri a secco delle vigne.
Sulle soglie di antichi portoni e sotto i marmi incisi di memoria.
Ovunque a Capoliveri troverete una storia.
Servono occhi buoni per guardare, indizi e spunti per non smetter di cercare.
Gli archivi, le biblioteche, i musei sono i forzieri del tempo.
Adopera rigore, amore, pazienza, criterio e conoscenza per liberare la mente
dall’apparenza, restituirci fatti e “genti”, identità e appartenenza.
L’Isola d’Elba apre le porte alla curiosità di chi
vuol leggere un posto antichissimo di storie e misteri.
Vivi Capoliveri, Lascia che ti racconti …liberamente.”