E’ il piccolo oscuro villaggio
che appare vestito d’azzurro
come le antiche immagini
nei freschi bizantini.
Vengono spesso le nuvole
al modo dei branchi d’uccelli
migratori: giuocano in lato,
poi si fondono lontano
in colori di madreperla.
Ovunque trovi qualcosa
di tuo che sa di ignoto
ma fu negli evi e ancora
si ascolta dal profondo,
ma è come un respiro sopito
di quella che fù libertà,
vano anelito nei cuori
schiavi ormai della Pubblica Cosa:
e qui nella fiamma del sole
s’esalta soltanto e s’innova
la purità della forza.
Poesia tratta dal libro “Schitarrata all’Elba” di Bartolomeo Sestini, Tipografia Popolare Portoferraio