Emma Feole divide le sue giornate tra il lavoro di vigilessa e il servizio di volontariato presso la Pubblica Assistenza di Capoliveri; fa la volontaria da quando aveva 13 anni e ci confida che nonostante le giornate (e le nottate!) passate in servizio non si sente stanca o stressata ma è felice di aiutare il prossimo:
Vorrei che ci fossero altri volontari perché siamo in
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Per affrontare la stagione estiva, con l’aumento della popolazione dovuto al turismo, i ragazzi chiedono “i rinforzi” e altri volontari provenienti dalla Toscana, dalla Liguria e dalla Lombardia corrono letteralmente in loro soccorso :). Il favore viene ricambiato nei mesi invernali, quando l’isola si svuota un po’:
Quest’inverno sono stata in Val d’Aosta ad aiutare i soccorritori del posto, per loro l’inverno è alta stagione, al contrario di quanto succede all’Elba.
Emma ci spiega che per aiutare l’associazione ci sono due modi: ci si può tesserare, ossia dare un piccolo contributo di 10 euro, con il quale ogni cittadino può sostenere le spese necessarie per i beni sanitari, le attrezzature mediche e l’assicurazione. Il secondo modo è quello di diventare un volontario:
Se ciascuno di noi dedicasse anche solo un’ora al giorno ad aiutare gli altri, best online casino non solo sarebbe utile alla società, ma anche a se stesso. Aiutare il prossimo fa bene al cuore.
Emma è anche una formatrice regionale Anpas e ci spiega che esistono due tipi di corsi attivati ogni anno: il livello base, dove vengono insegnate le tecniche di rianimazione, si spiega cosa fare in caso di infarto o svenimento ed
altre nozioni comportamentali semplici da attivare in caso di emergenza ed il livello avanzato, a cui partecipano anche i medici ed in cui vengono insegnate, tra le altre cose, la rianimazione sui bambini e l’assistenza ai dottori (come si prepara una flebo, come si misura la pressione). Al corso avanzato si tengono anche lezioni con un avvocato e uno psicologo, per
affrontare tutti gli aspetti dell’esperienza. Entrambi i corsi sono gratuti e di solito iniziano ogni anno verso ottobre e terminano a marzo dopo un esame finale.
Per diventare un soccorritore, qualifica necessaria per salire sulle ambulanze, basta seguire il livello base, superare l’esame e fare un tirocinio di 25 ore. In ogni caso qualsiasi persona, può diventare un volontario:
Anche chi non sopporta la vista del sangue o non ha la qualifica di soccorritore può fare del volontariato, perché ci sono moltissimi modi per aiutare gli altri anche senza salire sulle ambulanze: accompagnando i pazienti a fare le visite, trasportando i dializzati o prestando comunque un aiuto nelle sfera del sociale.