Destagionalizzare. Sembra una brutta parola, ma esprime un concetto ricco di positività per una terra la cui economia rimane legata al sole caldo dei mesi estivi. Ricorda a tutti infatti che è possibile andare in vacanza all’Elba anche in bassa stagione, quando il clou del turismo si conclude, quando gli spazi nelle spiagge hanno altre dimensioni e quando la natura sembra davvero incontaminata.
Quando il traffico è un’illusione, le code, lo stress, le file un caldo ricordo e quando a bordo strada è facile trovare qualche selvaggio ospite in più 😉
Così, anche per questa, impronunciabile parola, è nato il parco boe di Capoliveri con tanto di complimenti da parte dell’Arpat per la bontà del progetto.
A spiegare i vantaggi del progetto del parco boe ci pensa Simone Innocenti, presidente del Consorzio elbano diving:
Inizialmente volevamo aprire il parco solo per inizio anno, ma levare la boa significava anche lasciare lo spazio come terra di nessuno, anche dal punto di vista della protezione ambientale, per questo le boe rimarranno tutto l’anno. In questo periodo transitorio le boe ci sono e per ora sono aperte gratuitamente fino a primavera 2012, quando ci struttureremo e potremo partire con il servizio.
Solo a partire dalla primavera ci sarà da pagare per poter ormeggiare.
Quindi armati di tutte le attrezzature necessarie, si può accedere alle boe già da adesso e godere di tutta la bellezza del fondale capoliverese:
Ci si può ormeggiare alla boa senza problemi, rimane tutto quello che si poteva fare prima solo che adesso vige il divieto di pesca, così si preserva la flora e la fauna garantendo il massimo dell’esperienza a contatto con la natura.
Già da ora chi ha bisogno di attrezzature può appoggiarsi a noi, mentre chi ha la sua attrezzatura può andare alla boa. Ci saranno degli abbonamenti annuali per i residenti.
Un aspetto importante e che non viene trascurato neanche dai promotori del progetto è quello della tutela ambientale:
Si crea un polmone importante per i pesci, non è una limitazione per i pescatori, ma invece è uno strumento per facilitare il ripopolamento della fauna.
Così racconta l’esperto subacqueo che non nasconde le sue ambizioni:
Anche se il progetto nasce a Capoliveri, vorremo che si espandesse per tutta l’isola. Porta turismo e nuova economia al territorio. Vorremmo vedere crescerlo dare nuova linfa al turismo e alla destagionalizzazione. Sono già attive Marciana, Marciana Marina e anche Porto Azzurro che ci stanno pensando e vorrebbero attivarla in futuro.