Il legame che unisce Capoliveri al mare è sempre stato forte. Da una parte le zone verdi del territorio sono circondate dal blu intenso del mare e delle piccole calette che contraddistinguono il versante sud orientale dell’isola d’Elba.
Calette nelle quali anche il grande Jacques Mayol, l’uomo delfino, amava immergersi.
Dall’altra Capoliveri è attenta alla protezione e alla valorizzazione del paesaggio. Tanto marino quanto terrestre. A terra il percorso dedicato alle mountain bike, tutto sterrato; in mare una zona riservata a chi fa immersione. A chi cerca il blu, il grande blu.
Forse un lascito dell’apneista francese, forse per una naturale e più sentita propensione al mare, ma in tutto il territorio sono nati club subacquei. Tanta la passione da aver dato vita al matrimonio subacqueo con più testimoni al mondo (record rientrato nel Guinnes dei primati). Ma non solo, molte sono le attività legate all’elemento in blu e soprattutto un campo boe a disposizione degli appassionati.
Completato e inaugurato proprio quest’anno il campo ha 11 punti in diverse zone a largo della costa capoliverese. Sono tutte boe a disposizione degli appassionati di immersioni, per chi riesce a ritrovarsi in un ambiente dove il silenzio e la natura la fanno da padrona.