Come ogni anno a Capoliveri è organizzata la Festa del Cavatore, una manifestazione intrisa di tradizione e folklore locale volta a ricordare, valorizzando, la storia del paese legata alla vita dei minatori che fino al 1981, anno di chiusura definitiva dell’attività di estrazione, hanno lavorato all’interno del complesso del Calamita e del Ginevro.
Ogni anno la domenica precedente la Pentecoste, un gruppo di uomini vestiti da cavatore percorre i chiassi (le vie) di Capoliveri con il convio (pasto frugale) nel paniere, intonando “la romanza del cavatore”
Nell’arco della giornata viene celebrata una messa in suffragio dei caduti sul lavoro, viene assegnata una medaglia ad alcuni ex minatori (medaglia del cavatore), poi si prosegue con musica e banchetto.
Da alcuni anni, la ricorrenza non si limita alla sola domenica antecedente la Pentecoste, ma il Comune di Capoliveri, con la collaborazione dell’Associazione culturale e banda musicale G.Verdi, organizza molti eventi durante tutto il fine settimana.
La Festa del Cavatore è uno dei momenti istituzionali e culturali più sentiti dalla comunità locale e il comprensorio del Calamita – Ginevro, oggi sito minerario dimesso, è un luogo affascinante per visite guidate e trekking; è anche sede di un piccolo ma inusuale e ben documentato museo della Vita di Miniera, istituito pochi anni or sono.
Celebrare la figura del cavatore è un modo per ricordare e soprattutto per insegnare ai più giovani che il sostentamento procurato con l’onesto lavoro non può essere sostituito da effimeri valori.
Quest’anno la Festa del Cavatore è in programma nei giorni 31 Maggio, 1-2 Giugno.
Per l’occasione è stato istituito un Premio letterario internazionale “Il tizzone ardente” all’interno di un progetto che prevede di offrire occasioni per la pubblicazione di ricerche e raccolte di testimonianze, di nuovi punti di vista artistici e di fonti meritevoli di valorizzazione per Capoliveri, il suo territorio e la sua tradizione.
Presto il programma delle giornate!